Honda – The Other Side

Probabilmente avete già visto e rivisto questo spot, che secondo me è geniale.

Ancora sto cercando di capire come funziona esattamente e come sia possibile che schiacciando un tasto si passa da un video ad un altro! Al di là della tecnologia informatica che non è proprio una mia competenza, penso che abbiano creato uno spot davvero geniale.

Quanto più interattivo e creativo possibile!  Probabilmente in pochi hanno davvero osservato le macchine dello spot, io per esempio ricordo solo che una era rossa e una era bianca o grigia, ma poco importa. Le macchine inizialmente vengono messe in secondo piano, qui l’obiettivo principale è far parlare di loro e farsi ricordare da tutti come fenomeno particolare e innovativo virale, far crescere la personalità del brand sul web e in maniera davvero particolare. Volevano farci rimanere incollati davanti allo schermo cliccando un tasto, farci divertire da matti e far parlare di loro come brand che ha sfruttato la rete e la sua virilità in maniera davvero innovativa e diversa da tutti gli altri brand.

Non si sono limitati a fare un video brillante, divertente…hanno creato una nuova modalità di video virale!

Unici!

Se non l’avete ancora visto o se volete rivederlo, cliccate sulla foto e … buon divertimento 🙂

 

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Ikea e il catalogo social…genialità pura!

Sto arredando casa, e mi sono follemente innamorata di Ikea!

Dopo aver visto questa iniziativa geniale di marketing la amo ancora di più! Creatività, genialità, viralità e creazione di fidelizzazione con un solo hastag.

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Cosa hanno fatto i geni creativi del colosso svedese? Hanno creato un catalogo social: ovvero un catalogo dei loro prodotti creato dalle persone in rete. Chiunque avesse in casa un catalogo poteva fotografare un oggetto che gli sarebbe piaciuto avere in casa, pubblicarlo su instagram utilizzando l’hastag #IKEACATALOGUE e l’hastag con il nome del prodotto fotografato. Tra chi partecipava a questa iniziativa venivano estratti dei vincitori ogni settimana: ovviamente in premio c’era il prodotto che avevano scelto di fotografare!

Pubblicità virale, immediata e a costo zero!

FA VO LO SI

Ikea or Death!

Pensate di sapere a memoria tutti i nomi dei mobili Ikea? Volete mettervi alla prova? Ecco il test che fa per voi!

ikea or death

Non è una idea geniale di Ikea, che però in quanto a comunicazione ne ha fatte di cose simili, ma una creazione dell’agenzia di Gatesman+Dave.

Davvero divertente ed ingaggiant!

Fate questo test e scoprirete se siete dei veri Fan Ikea…e poi sharate con noi il vostro risultato!

Coca-cola ti personalizza il golf…Natale si avvicina!

STOP ai golf natalizi orrendi, quest’anno puoi creartelo tu, grazie a Coca-Cola!

Coca-Cola non smette mai di fare regali, e questo Natale ti regala un bellissimo golf personalizzato!

Ovviamente le cose non sono semplici, ma devi guadagnarle, infatti per ottenerlo, oltre a crearlo, devi farlo votare, e sono il creatore del golf con più voti potrà indossare il suo masterpiece di lana!

Quindi personalizzazione, viralizzazione e…buon natale!!

Questo è il mio…mi raccomando votatemi:D e create il vostro maglione! Che vinca il più social!!

chiara maglione

Uniqlo e Twitter: accoppiata very #lucky!

Sempre seguendo il tema del post precedente, ovvero esempi reali in cui la strategia di marketing utilizzata dall’azienda è stata un successo inaspettato, oggi propongo il caso Uniqlo-Twitter.

Uniqlo, azienda che produce e vende abbigliamento, ha lanciato in Inghilterra un’operazione attraverso Twitter, con l’obiettivo di valorizzare il suo e-commerce, creare engagement e passaparola, coinvolgere le persona in maniera innovativa e far diventare popolare Uniqlo nei trends di Twitter. Se aumentano i trends si entra in un circolo virtuoso che alza l’awareness della marca, il numero di follower, le visite al sito e via dicendo.

L’idea era partita dopo il lancio di un sito web, gestito da Uniqlo, che presentava una selezione di 10 articoli di abbigliamento.

Uniqlo_twitter

 Cliccando su uno di questi capi, in automatico si apriva Twitter, con un messaggio pre-impostato e un apposito hastag #luckycounters. Ogni volta che qualche utente inviava tale tweet, il prezzo del capo calava. In sostanza a furia di cinguettare, si poteva addirittura far ridurre il prezzo del capo tra il 50 e il 60% (acquistabile solo online e solo 100 capi per tipologia).

Al termine di tale iniziativa social, Uniqlo ha raggiunto i 5.000 followers su Twitter; il risultato principale però va misurato attraverso la visibilità che ha avuto ovunque nel mondo, blogger e siti hanno parlato di tale iniziativa creando ulteriore passaparola, l’awareness legata al brand, il ranking nei motori di ricerca, che è migliorato, e la forza di aver utilizzato per primi uno strumento come Twitter legandolo all’e-commerce.

Nel caso appena mostrato, la strategia di comunicazione e marketing, messa in atto dall’azienda attraverso Twitter, ha cercato di andare in una direzione diversa da quella che solitamente viene utilizzata nel social, cioè fare solo leva sulle possibilità di relazione e conversazione.

Facendo attivare i consumatori, Uniqlo ha puntato sul passaparola positivo creato grazie all’ingaggio di ogni utente che, vedendo i 10 capi selezionati, twittava il messaggio con l’hastag #luckycounters. L’azienda è riuscita a creare movimento intorno al suo marchio senza limitarsi all’ascolto passivo delle conversazioni online su Twitter, ma proponendo contenuto attivo, tale da toccare la componente emozionale che caratterizza il CBE e che riesce a coinvolgere i consumatori.

Kotex e la strategia su Pinterest. Engagement assicurato!

Ci arrivo tardi, ma ci arrivo. Grazie a Macs, il solito mentore che ho menzionato molte volte (allitterazione uau!) ho scoperto questa iniziativa, ormai datata ma secondo me molto geniale e che forse pochi conoscono, dato che, a mio avviso, Pinterest non viene sfruttato ancora così tanto come potrebbe!

Kotex, azienda di pro­dotti per l’igiene fem­mi­nile di proprietà Kimberly-Clark, assieme ad un’agenzia israe­liana, Smoyz, ha pro­po­sto, a inizio 2012, un con­test su Pin­te­rest da cui è nato un video che ha fatto il giro del mondo: il “Women Inspi­ra­tion Day”.

kotex

I creativi di Smoyz hanno osservato e studiato le board di migliaia di donne sulla piattaforma selezionandone 50, che sarebbero diventate poi mezzo stesso per l’attuazione della campagna. Una volta selezionate queste 50 donne, sono state analizzate le loro board cercando di scoprire cosa le ispirasse, dopo di che il brand ha creato singolarmente dei pacchi dono personalizzati con i prodotti che desideravano decorandoli con stili diversi che catturassero l’attenzione della donna che lo riceveva. Le 50 utenti selezionate per ricevere i pacchi non hanno dovuto far altro che repinnare l’invito di Kotex, ovvero pinnare nella bacheca personale o in quella del brand alcune foto e immagini del pacco ricevuto.

I numeri che sono nati da tale iniziativa parlano chiaro: 50 pac­chi spe­diti, 2284 inte­ra­zioni e quasi 695 mila impression. L’esperimento è stato dunque un enorme successo, un buzz (passparola) che ha poi coinvolto diverse altre piattaforme come Facebook e Twitter, senza contare il traffico generato sui siti del brand.

L’utilizzo per la produzione di un regalo di stampo “sartoriale” e ritagliato proprio sull’utente, è veramente geniale; la strategia incredibilmente adatta e perspicace per sfruttare al meglio le peculiarità di Pinterest, come la naturale predilezione del genere femminile per la piattaforma (circa il 68% dei suoi utenti sono donne).

StoryTelling: un piccolo assaggio di storie

Storytelling, la moda del momento.

Conosco un vero esperto di questo argomento e sto preparando un guest post che non vi lascerà a bocca asciutta, nel frattempo spiano il campo mostranodovi alcuni esempi di storytelling recenti che ho trovato davvero divertenti, oltre che fatti bene!

UNICREDIT – Subito Banca

Perchè tu mi piaci – video di cui sono molto orgogliosa perchè conosco personalmente gli autori e ha riscosso un sacco di successo  sul web e in televisione!! Bravi CRIC:)

Quello che mi piace – Sequel del video precedente, stesso discorso!

Coca Cola personalizza la lattina

Amanti delle Coca-Cola all’ascolto, questo è un post per voi! E’ in arrivo anche in Italia una vera e propria rivoluzione: il progetto “Condividi una Coca-Cola” infatti sbarca anche nel nostro paese dopo il successo ottenuto in Australia e Nuova Zelanda.

150 nomi propri saranno stampati sulle famose lattine rosse e dall’8 maggio a fine agosto su tutti gli scaffali dei supermercati italiani. Dopo 127 anni l’azienda che commercializza il soft-drink inventato nel 1886 dal farmacista John Stith Pemberton sostituisce così il marchio con nomi comuni e un progetto che punta forte sulla condivisione nei social network e sul passaparola.

coca

In cosa consiste la campagna di marketing “Share a Coke”?

Il brand Coca-Cola lascerà il posto a nomi generici dei nostri consumatori. Sono stati scelti 150 nomi di battesimo tra i più diffusi in Italia che verranno incisi sulla confezione della bibita e poi distribuiti negli scaffali dei supermercati sulle bottigliette da mezzo litro. Ci saranno anche altre versioni simpatiche con nomi generici come “amico”, “il socio” e infine confezioni famiglia con nomi generici che hanno ancora più a che fare con il concetto di condivisione: ad esempio “mamma” e “papà”.

Fabrizio Nucifora, marketing director di Coca-Cola Italia, ha raccontato alla redazione di Panorama Economia le scelte che stanno alla base di un piano marketing che si presenta come innovativo ed ambizioso, alla ricerca di un brand love che possa fare breccia soprattutto tra i teenager. Riporto le principali domande e le risposte date.

Qual è la strategia di marketing alla base di questa campagna?

Il marchio Coca-Cola ha da sempre cercato di proiettare un punto di vista ottimista e positivo verso i propri consumatori. In più essendo il marchio stesso un’icona pop, vuole trasferire la sua influenza culturale sulla vita di ogni giorno. Volevamo avvicinare il marchio ai teenager italiani, soprattutto nel periodo estivo che condensa le maggiori esperienze di condivisione. Alla base del concetto di promozione “Condividi una Coca-Cola con”, c’è la viralità. Nella nostra intenzione dovrebbe scatenare la voglia di regalare la Coca-Cola per condividerla con qualcuno a cui si tiene.

Quali sono le principali differenze tra questa campagna e quelle che Coca-Cola ha fatto nel passato?

La differenza principale, a parte il fatto di scrivere il nome al posto del logo, è la componente virale o di word of mouth che il programma prevede a cui si aggiunge l’uso più spinto delle piattaforme digitali. Abbiamo promosso l’iniziativa un mese fa recapitando 450/500 couvettes a opinion leaders e celebrities italiane. Abbiamo già 20 milioni di opinioni di persone che spontaneamente hanno deciso di condividere immagini e commenti su questa iniziativa che Coca-Cola ha promosso con loro.

Ecco due delle pubblicità che stanno accompagnando la campagna Coca-Cola. (Alla prima, per ovvi motivi, do il massimo dei voti!)

Evian, divertenti video: strategia easy and funny

Evian, brand di acqua in bottiglia, continua a stupire!

Non tanto per  il prodotto in sè, una bottiglia di acqua si vende da sola, ma per la strategia con cui si promuove. Non punta infatti sulla caratteristiche dell’acqua in sè, diciamolo: chi sente davvero differenza sulle acque? Non parlo delle frizzanti che invece qualche differenza ce l’hanno: si sente la differenza tra una frizzantissima , Brio Blu la Rossa Frizzantissma, e una Ferrarelle che l’anidiride l’ha vista di sfuggita. Ma con le naturali non scherziamo! Come si fa a sentire se c’è tanto o poco sodio? Va beh, sta di fatto che Evian ha deciso che puntare sulla caratteristiche dell’acqua fosse poco utile ha deciso allora di puntare sul FUNNY. Facciamo divertire la gente così da fargli ricordare chi siamo, far sentire in giro il mio nome associandolo a qualcosa di divertente! E cosa c’è meglio di un video per farsi ricordare? Tre video!!

Infatti Evian ha iniziato nel 2011 con questo filmato. La storia che ci sta dietro è semplice: Evian Live Young, quindi bevi Evian e torni giovane.

Segue poi un ulteriore video, stessa filosofia: un breve messaggio, live young, e tanto divertimento!

E infine quest’anno ha realizzato questo video che sta spopolando sul web, in cui si vedono adulti che passando davanti ad uno specchio vedono la loro immagine riflessa: ma nello specchio non ci sono loro, ma il loro corpo è tornato ad essere bambino.

 

Che dire, nonostante si veda che siano palesemente fatti al computer, fanno ridere!

Un divertente modo per parlare di un prodotto che non ha nulla di particolare da elogiare.

Semplice come bere un bicchier d’acqua!!

 

“Dove” è ancora una volta per la bellezza vera

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Immaginate di dover spiegare a qualcuno come siete fatti, le vostre caratteristiche fisiche, la vostra bellezza. Pensate sia facile? Oppure ci vuole uno sforzo incredibile?

Voi e altre 3.5 bilioni di donne sul pianeta avete pensato la stessa cosa. Sarebbe un compito davvero difficile.

La verità è che è molto più difficile vedere la vostra bellezza piuttosto che quella delle persone intorno a voi. Costantemente ci sottovalutiamo. Infatti, solo il 4% delle donne riescono a considerarsi davvero belle.

Questo video della Dove vi aiuterà a cambiare parere rispetto alla vostra bellezza, o per lo meno vi farà riflettere.

Un agente FBI specializzato in riconoscimento volti, Gil Zamora, ha disegnato il ritratto di sette donne nascoste alla sua vista; lo ha fatto usando le descrizioni che loro stesse gli fornivano da dietro la tenda che le nascondeva. Prima del secondo step queste donne dovevano passare del tempo con una delle altre partecipanti, senza sapere il motivo. Zamora disegnò anche il ritratto delle sette donne, ascoltando però questa volta ciò che veniva descritto da chi aveva trascorso il tempo con lei.

Il risultato? Beh guardate questo video e..lasciatevi stupire!

Imagine if you were asked to explain your own beauty to someone. Would you struggle?

Yeah. You and the other 3.5 billion women on the planet.

The reality is that most of us can’t see our own beauty like the people around us can. We’re constantly underestimating ourselves. In fact, only 4% of women around the world consider themselves beautiful.

This video will change the way that you think and feel about your own beauty….

An FBI-trained forensic artist, Gil Zamora, created sketches of seven women who were hidden behind a curtain; he used their self-descriptions as the basis of his drawings. Prior to the session with Zamora, each of the women were also asked to spend some time with a stranger – without being told why. Zamora then also drafted sketches from the stranger’s depictions of the women.

And the result? Well, we’ll let you see for yourself