L’altro giorno guardando Masterchef mi sono accorta che oltre ad essere un programma di cucina, è anche un concentrato di ricerca di mercato!!
Mi spiego meglio. Avete presente che ci sono varie prove, Mystery Box, Invention test, Pressure Test e Sfida esterna. Ecco vorrei concentrarmi proprio sulla sfida esterna, in questa prova gli aspiranti chef si dividono in due squadre e devono preparare dei piatti da servire in una particolare situazione, in esterna per l’appunto (es: al mercato del pesce di San vito Lo Capo, Porto della Spezia, cacciatorpediniere Andrea Doria).
Ed ecco che arriva il bello, il momento in cui vi spiego perché sono convinta che Masterchef abbia più ricerche qualitative di qualunque altro show! Dicevamo, le squadre sono due…e chi è che sceglie il vincitore? Chi assaggia i piatti ovviamente, e ogni volta sono persone diverse, di numerosità diversa in relazione al luogo in cui si svolge la sfida. Ma non avviene semplicemente tramite una votazione “banale”, no, Joe Bastianich, uno dei tre giudici, passa attraverso i tavoli durante l’assaggio e chiede, fa domande, cerca di capire come mai le persone preferiscono il cibo dei blu e dei rossi, come sarebbe dovuta essere la carne, se il vino scelto da accompagnamento era adatto o no…tutte domande che poi serviranno a spiegare ai concorrenti come mai hanno vinto o perso.
Questo non è in piccolo quello che fa la ricerca qualitativa? Fare domande per capire a fondo le motivazioni dei consumatori. Certo è solo una parte di quello che fa la ricerca…ma non è divertente e curioso vedere che il nostro lavoro finisce dentro la scatola nera e nei programmi tv più impensabili, che serve anche laddove non si direbbe possa servire?